Innamorato, non smemorato

Riscopriamo la Confessione

Riscopriamo la Confessione


La parola “perdono” in greco significa una forza che fa partire: evoca la carovana che parte all'alba, la nave che salpa, l'uccello che spicca il volo, la freccia che scocca. La remissione dei peccati è rivolta non tanto ai peccati di ieri, ma ai germogli buoni... 

Dio non perdona come uno smemorato (che dimentica i miei peccati), ma come un innamorato. Ricevuta la sua grazia, tocca a noi: se perdonare è l'apice per chi crede (manifesta la misericordia), il nostro perdono è l'azione umana che corrisponde al dono di Dio. 

Dopo il perdono delle offese, abbiamo nuove impegnative mete da raggiungere. L'agire del Padre – la nostra immagine/somiglianza da comprovare – sta nel cuore gratuito, che ispira gesti di libertà, senza considerare meriti/demeriti umani. Alla logica discriminante del merito il Vangelo sostituisce quella della grazia, del gratuito, che costruisce rapporti completamente opposti e liberanti.

 

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